Conosci te stesso si leggeva nel tempio di Apollo.
Sì, ma come? Impara a sognare.
I LIMITI DEL LINGUAGGIO

L’ostacolo più grande per la nostra conoscenza viene da noi stessi, dalla nostra mente.
Contrariamente a quanto si crede, infatti, il pensiero logico e il linguaggio rappresentano un limite più che una risorsa.
Tutte le nostre percezioni e tutti i segnali che riceviamo dall’esterno vengono trasformati immediatamente in parole.
Per dire acqua, ad esempio, produciamo un determinato suono.
Ma una grandissima parte di tutta la nostra esistenza è intangibile, gran parte di quello che percepiamo non può essere espressa con le parole.
Tuttavia, noi usiamo la parola per comunicare tutti i fenomeni astratti e impalpabili che si presentano nella nostra vita.
Quando dico la parola amore, il mio interlocutore registra quello che dico e dice di capire. Ma la sua conoscenza si basa sui suoi ricordi di amore o di mancanza di amore.
E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch’io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre, chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo com’egli l’ha dentro? Crediamo d’intenderci; non c’intendiamo mai!
Luigi Pirandello
Le parole sono inerti, sono strumenti della mente e, come tali, hanno dei limiti perché non sono adatte ad esprimere determinati concetti.
Siamo schiavi delle parole.
Jiddu Krishnamurti
Nella natura delle cose, infatti, non esistono le regole linguistiche.
La contraddizione, che tanto sconcerta il modo di pensare ordinario, deriva dal fatto che dobbiamo usare il linguaggio per comunicare la nostra esperienza interiore, la quale per sua stessa natura trascende la possibilità della lingua.
D.T. Suzuki
La nostra coscienza, però, parla attraverso la comunicazione verbale, mentre l’inconscio utilizza un altro linguaggio.
L’INCONSCIO

La nostra mente si divide, infatti, in mente conscia e mente inconscia.
La mente conscia è quella creativa, quella in grado di creare pensieri consapevoli.
La mente inconscia è, invece, una sorta di contenitore in cui sono archiviati tutti i dati appresi nel corso della vita; il suo compito è quello di ripetere all’infinito le stesse risposte comportamentali alle situazioni che si verificano ogni giorno.
La mente inconscia governa il 95% della nostra vita ed è, di conseguenza, milioni di volte più potente della mente conscia.
È il nostro pilota automatico, mentre la mente conscia è il controllo manuale.
Proprio questa differenza ha portato Freud ad immaginare la mente come un iceberg, secondo cui la parte che affiora dalla superficie dell’acqua, e quindi più piccola, sia conscia e tangibile, mentre la porzione più grande, che resta al di sotto, sia inconscia e raramente accessibile.
Per conoscerci davvero, è l’inconscio che dobbiamo esplorare perché lì sono immagazzinate tutte le informazioni derivate dagli istinti e dalle esperienze apprese nella nostra vita; informazioni che, nello stato di veglia, sono poco accessibili per la mente conscia.
Rendi cosciente l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino.
Carl Gustav Jung
L’inconscio ci parla prevalentemente attraverso le immagini, è il suo linguaggio.
L’immagine viene prima della parola.
La parola è, perciò, una conquista successiva della coscienza e, in quanto tale, limitata.
Le immagini si rivelano, dunque, uno strumento fondamentale di dialogo tra l’Io e l’inconscio.
E uno dei modi più semplici per esplorare l’inconscio è farlo attraverso i sogni.
IL SOGNO

I sogni sono forme di comunicazione simbolica.
Tutto ciò che vediamo nei nostri sogni è simbolico, ed è il modo in cui entriamo in contatto con l’inconscio.
I sogni si affidano al linguaggio dei simboli e degli archetipi per comunicarci ciò che non siamo in grado di carpire nella vita di tutti i giorni.
Carl Jung e Sigmund Freud furono dei pionieri nel campo dell’interpretazione dei sogni, e tutt’oggi gli psicoanalisti la utilizzano nella loro pratica.
I ricordi e i traumi rimossi dalla mente cosciente al fine di non farci soffrire, vengono relegati nella nostra mente inconscia.
Nei sogni avviene, quindi, che i messaggi dell’inconscio si rivestono di immagini simboliche, per aggirare la censura della mente cosciente.
Il sogno è l’azione dell’immaginazione nel sonno.
Platone
Tutte le informazioni che ci riguardano sono racchiuse lì e riaffiorano nei sogni, così, ricordandoli, permettiamo alla nostra coscienza di vedere cosa c’è nell’inconscio e, quando diventiamo lucidi nei sogni, la mente conscia non solo ha la possibilità di guardare i contenuti dell’inconscio, ma anche di interagire con essi in tempo reale.
Il sogno lucido permette di accedere consciamente alle più grandi profondità della mente.
In questo libro, sia in formato cartaceo che in formato digitale, ti spiego come fare.
