Perché il corpo influenza la nostra mente?
Può l’alimentazione aiutare nella cura della depressione?
LA SALUTE ALLA BASE

“La più grande ricchezza è la salute”, scriveva Virgilio.
Niente, infatti, nella vita è più importante della salute fisica. È la base di tutto.
Senza la salute fisica non si ha tempo ed energia per tutto il resto: relazioni, lavoro, passioni.
Influenza tutte le altre sfere della nostra vita.
Il modo in cui ci sentiamo, ci comportiamo e in cui pensiamo è strettamente legato al nostro benessere fisico.
Un corpo sano e forte è la pietra di base che tiene in equilibrio tutti gli altri aspetti della vita.
Il corpo è il nostro tempio.
È lo strumento che ci permette di fare questa esperienza terrena per la nostra evoluzione spirituale e abbiamo il dovere di prenderci cura di lui e ringraziare ogni giorno per questa benedizione.
“Mantenere il proprio corpo sano è un’espressione di gratitudine verso tutto il cosmo, gli alberi, le nuvole. Tutto.”
Thich Nhat Hanh
Siamo anime con un corpo.
“Tu non hai un’anima. Tu sei un’anima. Tu hai un corpo”.
C.S. Lewis
Il nostro corpo è stato progettato per stare bene. È in grado di auto curarsi.
Se ci prendiamo cura di lui, rimarrà sano naturalmente.
Un corpo sano genera una mente sana e viceversa.
Il legame è indissolubile.
Per quanto il termine mente venga comunemente utilizzato per descrivere l’insieme delle funzioni superiori del cervello, la mente e il cervello non sono la stessa cosa.
La mente non è localizzata dentro il cervello.
Il cervello è solo una macchina.
Se volessimo paragonarlo ad un computer potremmo dire che il che il cervello è l’hardware e la mente il software.
INTESTINO E CERVELLO
Negli ultimi anni una branca della ricerca medica si sta occupando del legame che c’è tra intestino e cervello.
Le modalità in cui l’intestino influisce sulla salute e sul benessere delle persone è uno dei campi di ricerca più importanti del nostro tempo.
L’intestino possiede un’enorme quantità di nervi tanto che viene chiamato anche cervello enterico.
Non può, quindi, servire solo per trasportare sostanze nutritive.
Cervello e intestino sono collegati dal nervo vago.
Questo collegamento è indispensabile perché altrimenti il cervello ignorerebbe gran parte di ciò che ci accade.
L’intestino sa se le cellule immunitarie funzionano, sa che cosa abbiamo mangiato, controlla come lavorano i batteri intestinali.
Tutto ciò grazie sia alla sua vasta rete nervosa sia alla sua estensione.
Da un esperimento condotto da un team di scienziati irlandesi nel 2011 emerse che un intestino in buona salute può incidere sulla motivazione e sulla depressione.
ESPERIMENTO DEL NUOTO FORZATO
Un topo veniva messo in un recipiente pieno di acqua senza riuscire a toccare il fondo con le zampe.
L’esperimento del nuoto forzato era atto a dimostrare e verificare per quanto tempo il topo avrebbe continuato ad agitare le zampe per raggiungere il suo obiettivo, ovvero la terra ferma.
Si tratta di un tema fondamentale per l’essere umano: per quanto tempo perseguiamo un obiettivo che reputiamo importante prima di arrenderci.
La ricerca mostrò che i topi con tratti depressivi non nuotavano a lungo.
Il loro cervello inviava segnali inibenti piuttosto che stimoli motivanti.
A questo punto i ricercatori somministrarono ai topi un batterio molto buono per l’intestino e verificarono come i topi con l’intestino in buona salute nuotavano più a lungo e avevano meno ormoni dello stress nel sangue.
Chiunque soffra di stati ansiosi o depressivi dovrebbe ricordare, quindi, che un intestino maltrattato è in grado di scatenare sentimenti e pensieri negativi.
Un intestino malato influenza l’umore.
Il 95% della serotonina è, infatti, prodotta dall’intestino.
La serotonina è un neurotrasmettitore chiamato del “buon umore”, dato che la sua carenza è associata a umore depresso, ansia, comportamenti aggressivi e impulsivi, insonnia, irritabilità, bassa autostima e perdita di memoria.
Un intestino che non funziona correttamente non può produrre abbastanza serotonina rendendo la nostra mente inquieta e il nostro stato emotivo negativo.
Il 70% del nostro sistema immunitario ha sede nell’intestino per cui la difesa contro le malattie dipende dalla forza e dalla salute del nostro intestino.
Il microbiota intestinale, se è in disequilibrio, favorisce malattie del tratto gastro intestinale, intolleranze, asma, diabete, allergie, infezioni, depressione e disturbi psicologici.
L’intestino che non funziona correttamente manda segnali ad un’area del cervello preposta all’elaborazione di sentimenti negativi.
GLI ALIMENTI PER IL CORPO
CIBO

La psicologia odierna, tuttavia, sottovaluta l’importanza del cibo per aiutare a curare la depressione.
Oggi diversi studi scientifici, come le ricerche dell’Università canadese di Calgary, dimostrano come un’alimentazione vegetale sia decisiva per evitare stati depressivi.
Infatti, vitamine e minerali presenti in frutta e verdura hanno un effetto protettivo nei confronti della depressione, riducendo anche gli stati d’ansia.
Molto spesso mangiamo quello che ci capita per saziare lo stomaco nonostante dopo si provino disturbi postprandiali come sonnolenza, gonfiore addominale, colite o gastrite.
E magari, poi, si assumono farmaci per zittire questi sintomi.
Il nostro organismo è una macchina sofisticata e perfetta in grado di adeguarsi anche a situazioni estreme, ma se queste si protraggono nel tempo, ci accorgiamo delle conseguenze.
Assumere in continuazione cibo processato e raffinato, zuccheri, carne e latticini produce tante scorie e gli organi deputati all’eliminazione (fegato, reni, polmoni, pelle, sistema linfatico) non riescono a svolgere bene il loro lavoro, con la conseguenza che il processo di accumulo provoca un generale stato di intossicazione che col tempo può sfociare nella malattia.
Siamo quello che mangiamo, vibriamo della stessa energia.
Alimentarsi bene richiede impegno, informazione e consapevolezza.
IMMAGINI E SUONI
Non solo il cibo che ingeriamo, però, influenza la nostra mente, ma anche tutto ciò che entra a contatto con i nostri sensi si può considerare alimento. Quindi ciò che vediamo, che ascoltiamo, che tocchiamo e che odoriamo.
La visione e l’ascolto sono le due fonti più rilevanti, perché la nostra mente è molto influenzata dalle immagini e dai suoni.
ESERCIZIO FISICO

Inoltre la presa di coscienza a livello alimentare porta con sé anche la consapevolezza di quanto siano importanti altri fattori come il movimento fisico per agevolare l’irrorazione sanguigna di tutti i distretti.
“Chi pensa di non avere tempo per l’esercizio fisico, prima o poi dovrà trovare il tempo per la malattia”. Edward Stanley
IL RESPIRO
Parimenti importante è respirare correttamente. Il respiro è vita.
Ma la maggior parte delle persone non è consapevole di quanto una corretta respirazione influisca sul benessere psicofisico e respira in modo superficiale, senza usare il diaframma.
Respirare in questo modo significa assumere solo una piccola quantità di ossigeno con conseguente calo di energia e scarsa capacità di combattere le malattie.
Attraverso la respirazione non immettiamo solo ossigeno nei polmoni ma ci liberiamo anche dalle tossine (il 70% delle scorie viene eliminato con la respirazione), e permettiamo al prana, l’energia vitale, di raggiungere e nutrire ogni cellula del nostro corpo.
Quando siamo in collera, impauriti o angosciati, il respiro diventa corto e affannoso mentre, quando siamo rilassati e concentrati, il respiro è lento e lungo. Lo stato psicologico si riflette nel respiro.
Imparando a controllare il respiro impariamo, quindi, a controllare la mente, perché le due cose sono connesse.
Visto il collegamento tra corpo e mente, non solo, quindi, il benessere mentale dipende dal benessere fisico, ma anche viceversa.
Quando i nostri pensieri sono focalizzati su un passato indesiderato o su un futuro temuto, inneschiamo una risposta di stress producendo gli ormoni dello stress.
Attualmente la scienza medica indica diverse malattie che possono essere causate dallo stress come ad esempio: diabete, obesità, disturbi della pelle, ansia e depressione, disturbi digestivi e ipertensione arteriosa.
Calma la mente per guarire il corpo, ti spiego qui come.
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