LA LEGGE DI ATTRAZIONE

Ogni cosa che ci circonda è stata prima di tutto un pensiero.
Tutto ciò che vogliamo rendere manifesto, quindi, va innanzitutto immaginato.
La realtà che viviamo è il risultato finale di tutto quello che è già accaduto a livello mentale, emozionale e spirituale.
Nessuna cosa viene resa manifesta se prima non ne viene creata un’immagine mentale.
Quando le immagini mentali vengono assorbite a livello inconscio sarà solo questione di tempo.
La loro manifestazione nel mondo fisico è un’inevitabile conseguenza.
La maggior parte delle persone, però, non sa quello che vuole dalla vita oppure sa quello che non vuole e, di conseguenza, la propria attenzione, i propri pensieri e le proprie emozioni sono focalizzate costantemente su ciò che non si vuole.
Se si continua a porre l’accento su ciò che si vuole evitare prima o poi lo si attrarrà nella propria vita.
È la Legge di Attrazione Universale.
IL PENSIERO CREA LA REALTÀ

La mente inconscia è la nostra connessione col divino. La domanda è: sappiamo chiedere realmente ciò che desideriamo?
Pensare è la cosa più difficile da fare ed è per questo che in pochi lo fanno.
Henry Ford
La natura della nostra mente è identica a quella della mente universale, è solo una porzione della stessa; è in continua relazione con essa e ha gli stessi poteri creativi.
Dio creò l’uomo a sua immagine.
Libro della Genesi
Il pensiero è potere spirituale.
Tutto è energia, anche il pensiero.
I nostri pensieri producono vibrazioni energetiche che hanno una determinata frequenza e attraggono eventi della stessa frequenza.
Il pensiero genera, quindi, la nostra realtà.
Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia.
Giordano Bruno
Per questo è importante riconoscere i nostri pensieri, imparare a pensare consapevolmente, perché siamo noi a creare la nostra realtà con i nostri pensieri, le nostre emozioni e le nostre convinzioni.
Tutto ciò che puoi immaginare è reale.
Pablo Picasso
La mente universale crea, è la sua natura, è in continua espansione.
Crea quello che noi chiediamo.
La mente umana è una scintilla della coscienza onnipotente di Dio. Potrei dimostrarti che qualsiasi cosa alla quale la tua mente potente credesse molto intensamente, si realizzerebbe all’istante.
Paramahansa Yogananda
Non è semplice accettare l’idea che la nostra immaginazione esercita un effetto sul mondo materiale, ma sono i pensieri che facciamo che determinano la nostra vita.
L’immagine mentale che abbiamo di noi stessi attira tutto ciò che le serve per potersi manifestare nella realtà.
L’uomo è l’immagine dei suoi pensieri quindi l’uomo diventa quello che crede di essere.
Buddha
Se vogliamo cambiare alcuni aspetti della nostra realtà dobbiamo, quindi, pensare, sentire e agire in modo diverso.
Finché formuliamo sempre gli stessi pensieri e continuiamo a trasmettere lo stesso segnale all’Universo, non avverrà alcun cambiamento.
I PENSIERI E LE EMOZIONI

Noi comunichiamo con la mente universale con i pensieri e le emozioni.
Ma un pensiero intenzionale non basta, occorre anche un’emozione elevata.
L’Universo non risponde a quello che vogliamo ma a quello che siamo e reagisce quando il pensiero e l’emozione di fondo sono allineati e trasmettono lo stesso segnale.
L’Universo è come uno specchio, riflette le nostre profonde convinzioni.
Possiamo anche volere consciamente più denaro, ma se inconsciamente siamo stati programmati a credere che il denaro è il male, il nostro inconscio farà di tutto per sabotarci.
La nostra mente, infatti, viene programmata fino all’età di 12 anni circa.
Durante questa fase incameriamo informazioni quasi senza filtri, come delle spugne.
Una volta immagazzinati nella mente inconscia convinzioni e comportamenti appresi dai nostri genitori, questi faranno parte del nostro modus operandi.
In questo articolo parlo della programmazione mentale.
La domanda sorge spontanea: cosa trasmettiamo regolarmente, a livello conscio e inconscio, all’universo?
E la risposta è semplice: la realtà che viviamo giornalmente.
Cambiare la nostra vita significa cambiare la nostra energia, ossia trasformare radicalmente il nostro pensiero e le nostre emozioni.
Quando proviamo amore riceveremo amore, quando proviamo paura riceveremo paura.
Tutte le cose che domanderete in preghiera, se avete fede, le otterrete.
Matt. 21:22
Perciò vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e voi le otterrete.
Marco 11:24
LA GRATITUDINE

Dobbiamo, perciò, sentirci grati per qualcosa che non è ancora accaduto nella nostra vita ma che esiste solo potenzialmente.
Anziché, quindi, aspettare che un evento esterno operi un cambiamento in noi, cambiamo qualcosa dentro di noi per produrre un cambiamento.
Quando ci troviamo in uno stato di gratitudine trasmettiamo all’Universo un segnale che sta ad indicare che un nuovo evento si è appena verificato e ci verrà restituito l’evento desiderato.
Dobbiamo solo riuscire a provare gratitudine qui e ora.
Le emozioni sono reazioni fisiologiche dei nostri pensieri e noi siamo gli unici responsabili di ciò che pensiamo.
Un pensiero tossico inquina la nostre azioni e porta il nostro corpo in uno stato di squilibrio energetico.
Siamo energia, come tutto ciò che ci circonda, per cui ciò che pensiamo ha ripercussioni anche all’esterno.
Invece di ossessionarci col pensiero di un evento stressante e traumatico che temiamo possa verificarsi nel futuro o che si basa sulle esperienze del passato, immaginiamo ripetutamente qualcosa che desideriamo. Non costa nulla.
Permettiamo a noi stessi di vivere nel qui e ora un potenziale nuovo futuro, al punto che il corpo inizi ad accettare o a credere di vivere nel presente.
Emozioniamoci come se l’evento sia già avvenuto.
Il corpo non conosce la differenza tra le emozioni create dalle esperienze vissute nel mondo esteriore e quelle prodotte dai pensieri. Per il corpo sono la stessa cosa.
Purtroppo viviamo costantemente in attesa degli eventi futuri e attingiamo continuamente dal passato, finché non ci convinciamo fisicamente di vivere in un’epoca diversa da quella presente.
Noi non viviamo mai nel presente. Anticipiamo il futuro, troppo lento ad arrivare, come per affrettarne il corso, o ricordiamo il passato, troppo rapido nel passare, come per fermarlo.
Vaghiamo, imprudenti, in tempi che non ci appartengono e non pensiamo affatto al solo che ci appartiene; vanamente preoccupati di quelli che non sono che un nulla, senza riflettere fuggiamo l’unico tempo che abbia realtà. È che il presente per lo più ci ferisce.
Lo nascondiamo alla nostra vista perché ci fa star male e se è piacevole è allora spiacevole vederlo passare. Tentiamo di farlo durare verso il futuro e ci preoccupiamo di predisporre cose che non sono affatto sotto il nostro controllo perché sono in un tempo – il futuro – che non siamo affatto sicuri di riuscire a vivere.
Ciascuno esamini i propri pensieri. Li troverà tutti diretti verso il passato o verso il futuro. Non pensiamo quasi affatto al presente, e se lo facciamo è solo per trarne lumi per organizzare il futuro.
Il presente non è mai il nostro scopo. Così non viviamo mai, ma aspettiamo di vivere, e preparandoci sempre ad essere felici finiamo per non esserlo mai.
Blaise Pascal
Io non vivo né nel mio passato, né nel mio futuro.
Possiedo soltanto il presente, ed è il presente che mi interessa.
Se riuscirai a mantenerti sempre nel presente, sarai un uomo felice.
La vita sarà una festa, un grande banchetto, perché è sempre e soltanto il momento che stiamo vivendo.
Paulo Coelho
Abbiamo il potere di materializzare la realtà che desideriamo.
È molto più semplice fare questo quando siamo in uno stato di pace, tranquillità e gioia, per cui non aspettiamo di trovarci in uno stato di dolore e di sofferenza.
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